BANDITALIANA

Maurizio Geri - chitarra, voce

Chitarrista cantante, le sue prime esperienze sono legate al recupero del repertorio tradizionale della montagna pistoiese; sono i primi anni ’80 e durante la rassegna “Cantar Maggio” organizzata dal comune di San Marcello P.se, Maurizio ha l’occasione di conoscere tre musicisti che segneranno fortemente il suo percorso artistico: Caterina Bueno, Alberto Balia e Riccardo Tesi.

Con Caterina, Maurizio suona per una decina d’anni inizialmente l’organetto e successivamente ritorna al suo primo amore: la chitarra. Il repertorio di Caterina è sterminato così come la sua conoscenza del mondo tradizionale e la sua personalità artistica, abbraccia l’intero territorio nazionale, fra i suoi collaboratori c’è in quel periodo un chitarrista sardo di grande talento: Alberto Balia.

E’ grazie a lui che Maurizio riprende lo studio sistematico della chitarra e approfondisce quelle tecniche che lo porteranno alla formazione del suo attuale stile chitarristico; è di quel periodo il trio NURAGES con Alberto e un mandolinista pugliese che sarà poi al fianco di Eugenio Bennato: Mimmo Epifani. Dalle ceneri di questo gruppo nasce il Maurizio Geri Swingtet, formazione che prende spunto dalla tradizione zingara francese (manouche) per rivisitare compositori italiani e proporre brani originali; unico gruppo italiano presente al prestigioso festival jazz “Django Reinhardt” di Samois nel giugno 2000. Sono usciti due cd dal titolo “Manouche e dintorni” (Felmay ‘97) e “A cielo aperto” (Visage ‘01).

Fondamentale è l’incontro con l’organettista Riccardo Tesi che nel ’94 da vita al quartetto BANDITALIANA che vede al fianco di Maurizio, Ettore Bonafè (percussioni, vibrafono) e Claudio Carboni (sax), questa formazione lo stimola a ricerche timbriche e soluzioni musicali nuove, a cavallo fra tradizione e sperimentazione, elementi peculiari della personalità artistica di Tesi.
Numerose le incisioni a partire da “Un ballo liscio” (Silex ’97), “Banditaliana” (Il Manifesto ’98), “Thapsos” (Il Manifesto ’01), “Lune” (Il Manifesto ‘04), “Crinali” (Felmay ‘06) e il lavoro sulla musica tradizionale toscana “Acqua, foco e vento” (‘03) scritto a quattro mani con Riccardo Tesi.

Numerose le collaborazioni con musicisti delle più svariate aree, Nik Becattini, Mauro Palmas, Luca Di Volo, Daniele Sepe ecc., così come i concerti nei festival di tutta Europa.
Il suo stile chitarristico fonde le tematiche legate alla musica etnica mediterranea con il fraseggio e l’improvvisazione della musica swing-manouche.

Maurizio Geri sito ufficiale


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